Rapito, il nuovo film di Marco Bellocchio, è una storia di fede, di abuso di potere e di manipolazione. La trionfale accoglienza e il lunghissimo applauso di tredici minuti che ieri sera hanno salutato il ritorno a Cannes del regista piacentino trovano oggi confortante riscontro nell’opinione della critica internazionale. La stampa anglosassone è ovviamente incuriosita da una storia che già Steven Spielberg voleva raccontare oltre 10 anni fa e oggi rende merito al regista italiano. La pellicola, che narra la storia di Edgardo Mortara, un bambino ebreo rapito nel 1858 dalle autorità cattoliche, è una ferita aperta tra cattolici ed ebrei che ancora oggi non è stata rimarginata. Un film che ha entusiasmato la competizione di quest’anno e che potrebbe far discutere.
Rapito”: Marco Bellocchio torna a Cannes e la critica internazionale lo accoglie con entusiasmo!
